lunedì 7 maggio 2018

Il cliente


Prima intervista a Sara Pigna, tecnico sportivo di danza classica e moderna all’interno dell’Associazione Professional Dance Studio. Il mio cliente, Sara è la mia insegnante di danza, ha accettato con entusiasmo di rivestire il ruolo di cliente e supporter, spiegandogli il progetto che stavo portando avanti all’università.

Io: Il mio programma di progetto è un centro sperimentale per la danza basato  sulle sperimentazioni di generi nuovi

S: Beeeello! Se solo avessi i soldi per farlo troverei il modo di farlo costruire. Io, anche se insegno danza classica e moderna, e in queste discipline mi sono diplomata, sono del parere che la poliedricità in un ballerino sia fondamentale. Per questo trovo veramente interessante una scuola in cui si possono imparare discipline che sono diverse da quello che si fa di solito. Insomma, nella maggior parte delle scuole non ci sono corsi del genere, se sì sono lezioni particolari, stage.

Io: Esatto, ho pensato la stessa cosa. Può diventare un punto di riferimento per queste nuove discipline sperimentali e chissà che non si riescano a creare stili completamente nuovi…

S: Fermo restando che sono della convinzione che in una scuola non può mancare né la danza classica né la danza moderna, visto che sono le basi per fare tutto. Per come la vedo io, queste due discipline sono selettive, da cominciare quando si è piccoli per poi studiare anche altre cose, secondo me si formano ballerini eccezionali e completi.

Io: Certo, lo capisco, ma io pensavo di fare una cosa più libera, chiunque può partecipare alle lezioni. Ci sarà una compagnia di danza contaminata, che ha a disposizione degli alloggi appositi…

S: Okay, la compagnia mi piace.

Io: allora oltre al tipo di lezioni che si faranno, all’interno dell’edificio ci saranno sale prova, più di un teatro, laboratori di scenografia e sartoria, una mensa-caffetteria, residenze, un infermeria… secondo te cosa non dovrebbe mancare?

S: Hai messo tutto! Però a pensarci bene… sicuramente più l’edificio ha funzioni ed è completo in tutti i vari aspetti utili e meglio è. Per esempio un problema che riscontro nel preparare i saggi è il service, sarebbe molto più comodo avere una sorta di magazzino che possa contenere attrezzi, luci, attrezzature per l’audio… che in caso di spettacolo si tirano fuori e non devi chiamare nessuno a portarteli. È un costo in meno, al che servono solo i tecnici.

Io: A questo non avevo pensato…. Avevo immaginato più corsi per tecnici audio e video, ma non aveva così senso.

S: Inoltre sarebbe molto utile uno spazio, tipo nei camerini, per parrucchiera ed estetista. Magari ad averceli per tutti gli spettacoli! Ovviamente devono essere specializzati nel settore danza e spettacolo. Così pure la sartoria…

Io: certo, certo. Il fatto che le discipline siano molto particolari sicuramente porta più difficoltà

S: Ah, ovviamente chiamerei degli insegnanti da tutto il mondo, se gestissi una scuola vorrei soltanto il meglio in quelle discipline.

Io: Come ti dicevo in questo edificio ci sono molte funzioni collegate fra loro, legate al concetto di Mixitè, ovvero c’è la parte del living proprio delle abitazioni, la parte del creating, quindi la produzione artistica, i corsi ecc… la parte dell’exchange dove si guadagnano i soldi, caffetteria, gli spettacoli…

S: Hai pensato a dei negozi?

Io: Sì, ma poi non so perché li ho cestinati.

S: Calcolando che per ogni disciplina probabilmente servono abiti, attrezzature, strumenti specializzati sicuramente sono utilissimi. Se no devi ordinarli su internet, non si trova molto in giro. Guarda l’afrodance, ha abiti particolari, e si usano pure tamburelli… o la danza del ventre ha molti accessori. Ancora più utili se fossero vicini alle corrispettive sale prova.

Io: Ehehe se per ogni stile  dovessimo fare una sala prova… però sicuramente possono essere sale prove caratterizzabili e modificabili in base allo stile…  Come idea io ho un’ampia copertura sotto al quale ci sono solidi, cioè l’edificio in sé, ma anche la copertura ha delle funzioni, mi piacerebbe un teatro all’aperto.

S: Sai che molti di questi stili sarebbe bello studiarli all’aria aperta? Certo quando piove…

Io: si possono anche fare degli spazi all’aperto che all’occorrenza possono essere chiusi, tipo circondati dal vetro per restare in mezzo alla natura. Addirittura come dicevi per ogni sala si possono ricreare gli ambienti adatti. 

S: Io in un posto del genere ci vivrei 24h su 24!

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